Autore: Peppino Zichi Orani
Tipologia: Maschere sarde
Dimensione: 00
Disponibilità: non disponibile
Prezzo: € 300,00
Merdules maschera di Peppino Zichi Orani
Maschera dei Merdules in legno realizzata da Peppino Zichi, artigiano di Orani in provincia di Nuoro
I "BOES E MERDULES" sono maschere tipiche del carnevale di Ottana, un paesino in provincia di Nuoro da cui dista poco più di 20 chilometri, all'inizio della valle del Tirso e ai margini della Barbagia di Ollolai.
I "Boes e merdules" rappresentano un bue ed il suo padrone. Riassumono quello che era anticamente la vita nel piccolo centro, quando avere un giogo di buoi era quasi tutto, se non tutto, quello che si possedeva e significava comunque essere benestanti.
Questo fino agli inizi degli anni settanta, quando nelle vicinanze del paese, sorse un'industria petrolchimica che ne ha cambiato radicalmente sia gli usi che i costumi.
Il radicale mutamento del modo di vivere non ha però intaccato la tradizione delle maschere lignee dei "Boes e merdules". Perciò durante tutto il periodo del carnevale, le vie del paese sono percorse da vari gruppi di merdules, sia organizzati che spontanei, che fanno risuonare il loro pesante carico di campanacci intrecciati su larghe tracolle di cuoio, scrollandoli ritmicamente per tutta la giornata fino a sera
Per realizzare le maschere, viene usato prevalentemente il legno del pero selvatico per la sua leggerezza e la pressoché mancanza di venature e nodi. La stella che viene scolpita sulla fronte del "BOE" era di buon auspicio mentre per la figura del pastore "SU MERDULE" detto anche "SU GOBBEDDU" (il gobbo) si tendeva a farla il più possibile brutta e deforme in modo da far paura anche al diavolo e cosi allontanare le sfortune della vita.
Sempre presente nelle sfilate è la maschera della "ILONZANA". Raffigura una lugubre vecchietta, gobba anche lei, che va in giro per le vie del paese tutta vestita di nero. E' sempre intenta a filare la lana e minaccia di tagliare il filo che pende dalla conocchia, se non le si offre da bere. Il filo di lana rappresenta la vita di chi le sta di fronte. Se ci si trova per le vie di Ottana nel periodo del carnevale, si può venire trascinati da un gruppo di merdules ed essere rilasciati solo dopo avergli offerto da bere.
Per ringraziare l'ospite, vengono allora mimate delle scene in cui il bue si sdraia per terra rifiutandosi di andare nei campi a lavorare, mentre il "gobbeddu" lo sprona vibrandogli poderosi colpi con un bastone nodoso.
Nell'ultima domenica del carnevale, sono i "Merdules" ad offrire da bere e non ci si può rifiutare, pena l'ira dei "Boes" e "Merdules" che anche in questo caso inscenano proteste, mimando il gesto dell'incornata o della bastonata. Tutto finisce comunque sempre bene.